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Giugno 2006 - Business intelligence (2)

Attenti agli errori


Le tecnologie di business intelligence sono un ottimo acceleratore del business aziendale, ma devono essere collocate all'interno di una strategia aziendale complessa che si muove nella stessa direzione.


La business intelligence si rivela altamente produttiva quando è parte integrante e perno di una strategia aziendale precisa. In particolare, contenimento dei budget e riduzione dei costi, immediato adeguamento ai cambi normativi, report puntuali e decisioni più veloci e precise sono i plus che i sistemi di business intelligence possono offrire alle grandi realtà aziendali, ma anche alle piccole e medie imprese. Tutto questo, però, non deve essere l'esigenza del momento, ma la regola sottostante alla rivoluzione dei processi produttivi interni, che passano dall'analisi incerta e percettiva (a percezione personale, cioè) del manager a un'analisi oggettiva, incontestabile e quindi più certa e anche più autorevole.

Le spinte degli ultimi anni

La business intelligence si è diffusa molto negli ultimi anni proprio perché riduzione dei costi e novità normative hanno imposto delle scelte del momento. Il risultato finale è stato che molti corrono a dotarsi di sistemi di BI senza una visione prospettica di lungo periodo e in sostanza senza una strategia condivisa. In questo senso, la business intelligence non migliora o migliora di poco la catena decisionale interna all'azienda, e in sostanza produce benefici molto limitati. A queste conclusioni erano già arrivati nell'autunno dello scorso anno gli analisti della società di consulenza Gartner, che avevano fissato anche gli errori più comuni in cui cadono le aziende quando implementano soluzioni di business intelligence. Le loro conclusioni possono essere integrate con l'esperienza diretta sul campo, in modo da offrire una panoramica dei rischi di errore più forte nella gestione dell'ingresso della business intelligence nell'azienda.

Chi realizza il datawarehouse

Normalmente, la realizzazione del datawarehouse viene affidata al comparto IT aziendale. Spesso, però, all'interno di una stessa organizzazione i singoli comparti non solo non si parlano o si parlano a fatica, ma alcune volte sono addirittura in concorrenza l'un l'altro. L'IT ha sicuramente la capacità tecnica di sviluppare il datawarehouse, ma può essere distante dal recepire quali siano i reali bisogni e le indicazioni dei comparti di controllo e di sviluppo del business. A loro volta, questi hanno spesso capacità e conoscenze informatiche non sufficienti allo sviluppo tecnologico. La soluzione ideale può arrivare dalla costituzione di un team di lavoro dedicato, creato ex novo e incaricato per un tempo definito, affidato a un manager di provata esperienza e allineato alle indicazioni dei vertici. Nel team entreranno i tecnici, i controller e gli addetti al business, più ogni altra figura necessaria allo sviluppo del progetto. Nelle PMI in cui i comparti non sono divisi in maniera categorica si farà lo stesso. E in entrambi i casi non bisogna trascurare i ruoli dei consulenti esterni, magari legati ai produttori di soluzioni di BI, che possono svolgere un importante ruolo di equilibrio.

La qualità dei dati

Nell'implementazione del datawarehouse l'elemento decisivo è la qualità del dato. Molte aziende tuttavia non riconoscono di avere problemi su questo fronte: da una parte, i manager possono giocare dentro i numeri per presentare ai vertici i risultati in un'ottica particolare rispondente ai loro bisogni immediati; dall'altra, riconoscere un problema di qualità dei dati significa riconoscere che in passato non si è lavorato al 100% della capacità produttiva. Ma questo è assolutamente normale, e i sistemi di business intelligence consentono appunto di colmare il gap tra la capacità di analisi e produzione dei manager e il 100%. Quando si va a verificare la qualità del dato, si scopre sempre qualche imperfezione. Consistenza e accuratezza dei dati nella fase di implementazione del datawarehouse sono decisivi perché in seguito la business intelligence possa fornire le più corrette indicazioni.

La scelta della soluzione di BI

È sicuramente più facile ricorrere all'abituale fornitore di servizi tecnologici. Ma una comparazione tra le diverse soluzioni presenti sul mercato è indispensabile per capire quale soluzione sia più adatta alle esigenze aziendali. Sarà opportuno quindi definire in precedenza i bisogni e gli obiettivi aziendali precisi, in modo da poter svolgere un'opportuna ricerca di mercato.

Integrare la BI

Una soluzione di business intelligence si rivela vincente quando è integrata il più possibile nei sistemi informativi aziendali esistenti, in primis con la rete Intranet. Per integrarla in maniera corretta, però, bisogna definire per tempo chi può avere accesso a quali dati, secondo uno schema gerarchico chiaro e opportuno, impostando di conseguenza i relativi permessi e le limitazioni.
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